Quante volte Giovannino Guareschi ha detto, augurandoselo, che il “mondo grande” avrebbe dovuto essere come il suo “Mondo piccolo”?
Tantissime e, davvero, sarebbe bello se si potesse costruire questo ponte ideale, fra i valori di Peppone, don Camillo, Lo Smilzo, la maestra Cristina e la vita di quelli che, oggi, si definiscono “cittadini del mondo”, capaci di guardare ben oltre gli angusti confini, fossero anche di una grande Nazione.
Capita, però, che a Natale, in quella che Giovannino chiamava la “notte dei miracoli”, succeda qualcosa di molto simile a ciò che Guareschi si augurava e che il “Mondo piccolo” si metta in stretta relazione proprio con il “mondo grande”: con una grande Nazione, straziata dal dolore. Dopo le stragi orribili del 13 novembre 2015, probabilmente ognuno di noi ha pensato alla Francia, al suo popolo, al terrore dipinto negli occhi di uomini, donne, bambini e vecchi, minacciati dalla furia bestiale degli assassini islamici, carnefici contro la stessa natura, che permette ad un essere vivente di spezzare un’altra vita solo per sopravvivere.
Così, dal “Mondo piccolo” è partito un messaggio diretto al presidente François Hollande. Un messaggio della Nazionale Italiana Ristoratori, il cui presidente – Renato Besenzoni – è uomo della terra guareschiana. « Signor Presidente – dice la lettera - , saremmo fieri di poter tornare in uno stadio del Vostro Paese, assieme alla Nazionale Ristoratori di Francia, quando e dove deciderete, per affermare con forza che la democrazia, l’uguaglianza, la solidarietà, la fratellanza, la Libertà, oltre alla cultura dell’alta cucina uniscono le nostre grandi Nazioni e che tutti noi sapremo vincere questa subdola guerra, sotto le universali insegne della Pace.»
E proprio la vigilia di Natale è arrivata la risposta dall’Eliseo: «Riguardo la vostra proposta di organizzare un incontro di calcio benefico, con la Nazionale Ristoratori Francese, il Presidente assicura tutta la propria considerazione e non ha mancato di portare la vostra proposta all’attenzione del Ministro Patrick Kanner.
Vi prego di gradire la mia più alta riconoscenza e considerazione.
Il Capo di Gabinetto.»
Dal “Mondo piccolo” al “mondo grande”: la fratellanza fra i popoli passa anche dal calcio a un pallone, magari con una coppa di champagne.
Egidio Bandini